mercoledì 26 settembre 2012

Preferisco il Paradiso!

Si è da poco conclusa la seconda puntata della fiction "Preferisco il Paradiso", che racconta - con qualche elemento certamente un po' romanzato - la vita di San Filippo Neri. Già la puntata di ieri mi ha molto colpito, non conoscevo questo santo e speravo di cogliere l'occasione di questo film per poterlo iniziare a scoprire, per poi conoscerlo meglio tramite suoi scritti o biografie.

Voglio però cominciare dalla fine, ovvero dalla morte di San Filippo Neri. La scena è molto toccante, perché mostra Padre Filippo che ha appena lasciato la sua stanza a Pierotto, un ragazzo che Filippo aveva accolto con sé quand'era ancora un bambino e che poi ha deciso di farsi sacerdote nella Confraternita di Filippo. Poi Filippo dice di essere stanco, si sdraia sul suo letto e chiede a Pierotto di cantargli la canzone che aveva loro insegnato quando erano bambini. Mentre Pierotto canta, Filippo - col sorriso in volto - esala l'ultimo respiro.
Pierotto piange, disperato per la perdita del suo caro amico e della sua guida spirituale. Arriva anche una bambina della comunità, che chiede a Pierotto se Filippo stia dormendo, ma Pierotto, fra le lacrime, le fa cenno di no con la testa, accarezza la bambina e si allontana per andare a suonare le campane della chiesa a lutto.
Tutta la comunità comprende che il loro amato Padre Filippo non c'è più, li ha lasciati, e accompagnati dal suono delle campane, ne piangono la scomparsa.
La bambina è rimasta accanto a Filippo e, guardando il suo sorriso, all'improvviso comprende... così corre in strada gridando a tutti: "Filippo è vivo! Filippo è vivo!"... La gente la guarda con compassione, pensando che la piccola non voglia accettare la morte di Padre Filippo; ma lei continua, senza stancarsi: "Filippo è vivo: è in Paradiso!".
Una scena davvero commovente: quella bambina, nella sua innocenza, aveva davvero compreso tutto!

E allora non posso che concludere questo intervento, ringraziando Dio per i suoi doni con le parole di Gesù:
Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. (Mt 11, 25)

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