martedì 18 agosto 2009

Un matrimonio in Cristo è per sempre!

Annuncio di matrimonio: wow! E, come vuole la tradizione, il matrimonio sarà celebrato in chiesa. Non appena si mette in moto la macchina dei preparativi, il primo passo è proprio la scelta della chiesa, perché anche lì bisogna fare bella figura. E ci vuole anche un po' di pazienza, perché se ti vuoi sposare in chiesa, il prete vuole pure conoscere i futuri sposi, bisogna seguire il 'corso prematrimoniale'... insomma, un sacco di impedimenti... ma vabbé, un sacrificio tutto sommato sopportabile.
Passano i mesi e finalmente giunge il gran giorno, quello delle sospirate nozze! Quanta gioia si prova: l'emozione di uno sguardo, lo scambio degli anelli che suggella una promessa d'amore, l'allegria nella festa con amici e parenti... E' nata una nuova famiglia! E dopo?
Inizia la vita quotidiana, in cui ognuno cerca di ritagliarsi un proprio ruolo. Può funzionare, ma non sempre. E se le cose si mettono male, non c'è problema: si può chiedere la separazione, addirittura con un po' di pazienza si può anche ottenere il divorzio. Più che giusto: perché devo continuare a stare con una persona che non mi dà più nulla, con la quale sto male e litigo sempre? Si, è vero: siamo stati innamorati, ma ora non c'è più quel sentimento che ci legava. A che serve restare insieme? Se ci sono dei figli, bisogna cercare di far capire loro che è la cosa migliore, che non c'è altra strada, ma che mamma e papà continueranno sempre a voler loro tanto bene. E non si capisce com'è che la Chiesa possa essere ancora così all'antica, pretendendo che un matrimonio duri per tutta la vita. Fa sempre un sacco di problemi, vuole intervenire su tutto. Ma che ne sanno i preti di cosa sia l'amore e dei problemi che una coppia può avere?

Io credo che l'errore sia stato commesso all'inizio: non ci si sposa in Chiesa per tradizione, il matrimonio cattolico è un Sacramento! I due sposi si uniscono davanti a Dio ed è lo Spirito Santo che suggella questa promessa d'Amore per tutta la vita! Se non vogliamo che Dio si metta in mezzo a cose che non lo riguardano, la soluzione è molto semplice: basta sposarsi in Comune. Nessuno è obbligato a sposarsi in Chiesa e quello che più mi dispiace è che - così facendo - la scelta di celebrare un matrimonio cattolico diventa sempre più un'abitudine e sempre meno una testimonianza cristiana.
Quello che comunemente è chiamato 'corso prematrimoniale' è un cammino di preparazione al matrimonio cattolico: è opportuno che si segua questo cammino con consapevolezza e disponibilità, per accogliere la Parola che il Signore vorrà donarci attraverso le persone che ci accompagnano in questo percorso. Alla fine, si può anche capire che non si è pronti per compiere questo passo e allora è più che giusto avere il coraggio di tornare indietro, di aspettare: il Sacramento del matrimonio è un progetto grande, che può dare una gioia immensa; ma, se non siamo pronti ad accoglierlo, se non ci sentiamo ancora in grado di affidarci a Dio per farci suoi strumenti nella realizzazione di questo suo disegno, allora è bene fermarsi. Il Signore è sempre al nostro fianco e non ci abbandona: se scegliamo di celebrare un matrimonio cattolico (invece che puramente civile), la Grazia di Cristo ci accompagnerà sempre e ci darà la forza di affrontare i momenti più difficili. Senza di me non potete far nulla, dice il Signore (Gv 15, 5), ma questo non deve spaventarci, non è una minaccia; Egli, infatti, ci dice anche: Non abbiate paura (Mt 14, 27), e ancora: Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28, 20). Non siamo soli, il Signore è con noi! Allora, affidiamoci a Lui, consegnandogli le nostre debolezze, le nostre paure e ascoltando le Sue risposte: Egli verrà in nostro aiuto, guidando i nostri passi e donandoci serenità e pace. Infatti, è scritto: Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato (Mc 11, 24). Quando finalmente ci sentiremo pronti a rispondere alla Sua chiamata, sapremo accorgercene: Dio è paziente, sa aspettare e se sapremo affidarci alle Sue mani amorevoli, potrà trasformare il nostro amore e tutta la nostra vita in qualcosa di meraviglioso!

Un giorno - proprio seguendo l'itinerario di preparazione al matrimonio - ho letto questa poesia di Michel Quoist: sono parole molto forti, ma altrettanto vere. Oggi, purtroppo, si decide di sposarsi troppo frettolosamente e con troppa leggerezza, senza pensare alle conseguenze di questa scelta: in fondo, tutto è reversibile. Ma non è così: un matrimonio che finisce è molto più di una storia d'amore che giunge al termine. Qualcosa dentro di noi si spezza e credo che le parole di Michel Quoist riescano a descrivere pienamente queste sfumature, senza bisogno di ulteriori commenti.

Uno di voi se n'è andato, l'altro piange e maledice,
mormorando piano "ti amo ancora".
Oppure entrambi, sorriso di paccottiglia sulle labbra,
maschera di carnevale su una piaga nascosta,
"di comune accordo" e con la benedizione delle leggi,
avete spento le ultime braci del focolare,
e chiuso per sempre la porta sul vostro amore in cenere.
Quali che siano i vostri sforzi per ricostruire altrove la casa della felicità,
e in un focolare nuovo tentare di riaccendere un fuoco,
amici, poveri amici, vi dico:
Voi non potete abolire il vostro matrimonio!

Potete strappare le fotografie e distruggere i regali,
potete calpestare i ricordi felici, sepolti sotto il peso dei giorni infelici,
e forse tentare di dividere ciò che era di entrambi.
Ma chi può ridare all'altro la vita ricevuta da lui?
Essa vi scorre nelle vene, sangue mescolato per sempre,
ben oltre la pelle un tempo follemente accarezzata,
fin nella carne del cuore, che i vasi irrigano:
Voi non potete abolire il vostro matrimonio!

Nel vostro figlio avete annodato i fili della vostra vita,
e nessuno mai ha potuto slegare questo nodo sacro,
perché questo nodo è le vostre due vite per sempre riunite in una vita nuova.
E quando baciate in volto il figlio,
sono i vostri visi che baciate insieme al suo:
Voi non potete abolire il vostro matrimonio!

Potete accusare l'altro, la società o il destino,
potete maledire la Chiesa e il Dio Onnipotente,
ma la sua potenza non può nulla contro la vostro libertà.
Perché se liberamente Gli avete chiesto di impegnarsi con voi
quando vi impegnavate entrambi,
Egli rimane fedele...
E non può abolire il vostro matrimonio!

M. Quoist, Parlami d'amore